Una società come Hera, che ha come obiettivo l’eccellenza di servizio, non può non porsi la sfida di una relazione col territorio al passo coi tempi. HeraLAB testimonia una forte volontà di affrontare il tema, spesso trattato in maniera superficiale, con un approccio concreto e consapevole della complessità che caratterizza un Gruppo operante in numerosi settori, dai servizi pubblici regolati a quelli completamente sul libero mercato. Un sincero ringraziamento va ai 12 componenti del Lab per aver condiviso che questa sfida è sia dell’azienda sia del territorio, di cui cercheranno di rappresentare in modo costruttivo le istanze e le opportunità di collaborazione
I motivi che mi portano ad aderire al progetto HeraLAB sono essenzialmente due: appoggiare la mission di HeraLAB per la profondità e lo spessore sociale che si prefigge, che mi sembra molto importante per aumentare e avvicinare la sensibilità delle persone a certi valori. Inoltre con HeraLAB si potrà contribuire alla sensibilizzazione e divulgazione di progetti e proposte di idee innovative che potranno promuovere una nuova cultura sulla sostenibilità.
Hera è una realtà importante del territorio e del nostro Paese: avere l’opportunità di conoscerla dall’interno, da vicino nelle sue persone e nel suo lavoro mi interessa molto sia come cittadina sia come persona impegnata da sempre nel sociale, con l’obiettivo di potere dare un contributo.
Sono appassionato di scuola contemporanea e del futuro mi interessano molto due aspetti: l’impatto che l’educazione sui temi ambientali ha sulla comunità e le nuove prospettive “del verde e del blu” per cui la scuola può essere lo spazio formativo in cui creare curriculi che superino le discipline e facciano convergere l’ambiente (il verde) e la tecnologia (il blu). Superare i confini delle discipline creando unità didattiche che attraversino diversi saperi e competenze, comprese quelle dei comportamenti sociali virtuosi!
Ho deciso di partecipare a HeraLAB perché credo che oltre a parlare di Ambiente nelle piazze con i giovani e non solo, siano necessari anche i fatti concreti. E con il LAB è possibile. Inoltre rispecchia anche il mio approccio lavorativo, cioè quello di creare un legame con la società civile, le imprese e le istituzioni, perché l’ambiente riguarda tutti e vanno coinvolti allo stesso tempo tutti i soggetti della comunità modenese. ll LAB ha soprattutto finalità e modi di operare in sintonia con il mio approccio lavorativo: ascolto, conoscenza, scelta, innovazione progettazione condivisa.
Ho raccolto con entusiasmo e senza esitazione la sfida di prendere parte ai lavori di HeraLAB. Mi pare un percorso innovativo perché dall’incontro tra “mondi” diversi e dalla possibile contaminazione tra di essi possono scaturire idee e progetti su un tema cruciale come è quello della sostenibilità ambientale. E poi sono certo che HeraLAB costituirà un’opportunità di crescita umana e professionale da mettere a frutto anche nel lavoro che svolgo
La Responsabilità Sociale d’Impresa, nella sua accezione territoriale, rappresenta oggi più che mai un valore fondamentale per un giovane imprenditore. In quest’ottica HeraLAB rappresenta una grande occasione d’interazione e di sinergie trasversali per sviluppare progetti di innovazione rivolti alle comunità
In un mondo globalizzato dove l’attenzione agli altri, in senso lato intesi, è lasciata alla sensibilità individuale, ho raccolto l’invito di partecipare a questo nuovo consesso proprio perchè pone al centro dell’interesse l’ascolto delle persone e la comprensione delle loro esigenze, creando in tal modo i presupposti per quella necessaria conoscenza che potrà generare, ne sono convinta, una ampia ed articolata condivisione di intenti ed obiettivi da esprimere su un determinato territorio. Ringrazio quindi dell’opportunità offerta, che sono sicura accrescerà la mia persona da diversi punti di vista
Credo si possa definire in due modi la spinta che mi ha fatto aderire al progetto HeraLAB. Il primo motore è stato la curiosità, uno dei motori fondamentali nella vita dell’uomo: la spinta a entrare e ricercare campi inesplorati; la seconda spinta viene dal fatto di sentirsi utili, poter fare qualcosa di buono e dare del proprio meglio per vedere una evoluzione delle cose, un cambiamento ed un miglioramento. Il cambiamento è l’arte delle grandi cose, il miglioramento l’arte delle piccole cose e dei particolari. L’aspettativa che nutro è prima di tutto quella di conoscere ed imparare da un ambito che forse poco conosco o poco ho frequentato nello specifico finora, ed è per questo che penso di poter offrire anche una visione diversa, da un’altra angolazione
Credo sia importante cogliere l’opportunità di partecipare a un progetto come questo, che coinvolge persone e professionisti di tanti settori su temi di interesse per l’intera comunità. Sono felice di poter contribuire portando la mia esperienza sul campo, sia a livello imprenditoriale che associativo. Occorre valorizzare l’innovazione, gli spunti e le nuove idee, nell’ottica di migliorare i servizi ambientali della multiutility. E partire dall’esperienza, dalle realtà territoriali, è il primo grande passo.
Ormai è un dato certo che qualsiasi attività di mercato debba svilupparsi anche in una prospettiva di sostenibilità. HeraLAB costituisce lo strumento per compiere un decisivo cambio di passo verso tale orientamento, per dare un più rilevante contributo alla collettività, in termini di un cambiamento culturale che si avvia nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale.
Dopo l’esperienza positiva del primo HeraLAB di Modena, ho deciso di partecipare alla seconda edizione per poter condividere e sviluppare ulteriormente la mia conoscenza del progetto. La creazione del valore condiviso e la sostenibilità sono concetti che si riferiscono al lungo periodo e in quest’ ottica i modelli e le iniziative sviluppate all’interno del primo LAB possono rappresentare un buon punto di partenza nel percorso di sviluppo delle attività del laboratorio.
Arrivano puntuali e precisi indossando le loro mascherine anti_Covid, i partecipanti del LAB di Modena. Sono i 12 protagonisti del nuovo consiglio multi-stakeholder del territorio che parte con nuove regole dopo quello del 2015. Il compito del LAB sarà quello di raccontare ad Hera gli interessi e le opportunità di una comunità forte ed intraprendente. La vivacità c’è tutta e l’entusiasmo di far sentire la propria voce pure! La cornice è quel meraviglioso chiostro un po’ nascosto al mondo all’interno della sede di Energy Way (https://www.energyway.it/), in via Sant’Orsola 33. Il caldo si fa sentire ma la pace che avvolge il giardino e il suo porticato aiutano tutti quanti a superarlo. A dare il via ai lavori del primo Incontro #0 Ascoltare sono Michela Ronci, la responsabile del progetto HeraLAB e Davide Bigarelli, Area manager dell’area territoriale di Modena che fatti accomodare gli ospiti e illustrata velocemente l’agenda dei lavori, inizia a presentare quelli che per l’azienda sono i temi più rilevanti e interessanti per il territorio. Si tratta di una proposta per Modena – aggiunge Michela Ronci – che il LAB può decidere anche di rivedere completamente. Si! perché l’obiettivo di questo LAB e dei sui 5 incontri sarà quello di portare a questa comunità dei progetti veramente innovativi e interessanti. I partecipanti si dividono in due gruppi e dopo 90 minuti di riflessioni e confronto presentano ad Hera la loro proposta. Le idee di Hera sui temi rilevanti ci convincono – annuncia Rossella Giulia Caci di Friday’s for Future Modena e portavoce del Gruppo 1 – ma pensiamo che l’azienda oltre ad occuparsi di efficienza energetica, economia circolare, di digitalizzazione e di generazione Z debba avere come punto di attenzione anche le utenze fragili. Ulpiana Kocollari docente UNIMORE Dipartimento di Economia «Marco Biagi» e incaricata di esprimersi per conto del secondo Gruppo di lavoro sottolinea che – va bene parlare di qualità della raccolta differenziata e di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti ma la nostra mappa per guardare al futuro di Modena deve saper coinvolgere la comunità e rendere i cittadini più partecipi nella progettazione dei servizi. A tirare le conclusioni sul lavoro intenso ed appassionato dei due Gruppi è l’Area Manager Davide Bigarelli che fa il riepilogo degli 8 temi sui quali il LAB di Modena ha deciso di lavorare. Nel frattempo, sui cartelloni si è definito e risulta ben chiaro il compito a casa che dovranno fare prima del prossimo incontro, dirigenti e responsabili di Hera: ci sono una ventina di domande e approfondimenti che i componenti del LAB di Modena rivolgono all’azienda. Cosa fa Hera per la tutela della risorsa idrica nel territorio di Modena? Che progetti ha messo in campo Hera per promuovere il riuso di beni? Cosa fa Hera per prendersi cura dell’acqua e proteggerla da potenziali episodi di inquinamento? Le risposte arriveranno durante l’Incontro #1 Conoscere che il LAB ha deciso di programmare per ottobre quando si decideranno per ciascuno degli 8 temi modenesi, peso e priorità.
Il 9 ottobre 2020 i partecipanti del LAB di Modena si sono ritrovati per l’Incontro #1 Conoscere. Scopri com’è andata e guarda il video!
Nell’incontro #0 Ascoltare il LAB ha condiviso i temi rilevanti per il territorio. Durante l’incontro #1 Conoscere il LAB ha posizionato i temi rilevanti all’interno di una matrice di materialità che incrocia le priorità per Hera e per gli stakeholder, classificandoli come alti, medi o bassi. Il posizionamento dei temi sulla matrice di materialità è un passaggio di grande importanza perché permette di generare una fotografia del punto di vista interno (azienda) ed esterno (stakeholder) e rappresenta uno dei tre criteri con cui verranno valutate le iniziative nel corso dell’incontro #3 Scegliere